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"Perché affrontare il tema delle indulgenze? Un primo motivo è teologico: la Redenzione operata da Cristo è salvifica non solo per il peccato del mondo, sua principale causa, ma anche per tutte le conseguenze che da esso derivano. Siamo consapevoli che il dolore, la sofferenza, e la morte, lasciati sulla terra da Nostro Signore dopo la Sua Risurrezione, servano ad indicarci che il percorso della Salvezza debba essere accolto e vissuto personalmente da ciascuno; è comunque un grande mistero che la Sua dolorosa Passione, così sovrabbondantemente soddisfattoria, sia rimasta, anche se solo apparentemente, inefficace e impotente nei confronti di tutti quei nefasti e perniciosi relitti che il peccato porta inevitabilmente con sé. Sono infatti le indulgenze che fanno partecipe l'anima del fedele che ne beneficia, dell'ultima ricchezza di Grazia della Passione di Gesù, cancellando le pene temporali derivanti dai peccati non ancora scontati. Legata a questa un'altra tematica ha attratto la mia attenzione: le nuove norme di carattere giuridico/pastorale proposte al Popolo di Dio da questo ultimo Giubileo di fine ed inizio millennio, che bene si sposano con le esigenze sempre nuove di un mondo alquanto proteso a soddisfare esigenze terrene ed occuparsi della contingenza storica nella quale si trova a vivere." (Carlo Cacciari)